Si Paolo ero io che insieme ad altri 6500, più tutti i volontari della Protezione Civile stiamo cercando di far svolgere questo evento nella maniera piu sicura e dignitosa possibile. Da quando se ne andato, sono in servizio 12 ore al giorno. Sono molto stanco, ma il sacrificio lo facciamo tutti molto volentieri. Non avevo mai visto una cosa del genere in tutta la mia vita. Una folla incommensurabile senza soluzione di continuità che silenziosamente, raccolta in preghiera si accalca in media 4 o 5 ore prima di vedere per soli pochi secondi la salma dell amato Pontefice. Questa sera, ero proprio al centro della piazza, malgrado quella moltitudine di genti, ero solo con me stesso in prossimità dell obelisco centrale. Si sono avvicinati alla transenna una giovane coppia. Lui abbracciava un grande mazzo di fiori bianchi. Mi ha chiesto gentilmente se potevo farli passare, perché volevano depositarli in un improvvisato santuario sorto a ridosso della stele. Malgrado i rigidi controlli, ho fatto uno strappo alla regola e li ho accontentati. Lui ha deposto quel bel mazzo di fiori in prossimita di un quadro effigiante il volto del Santo Padre. Si sono raccolti in preghiera ed io ho continuato ad osservarli nella loro profonda dolcezza. Sferzava quel vento di Roma che è conosciuto con il nome di Ponentino. Questa sera, insolitamente freddo, penetrava le ossa. La piazza silenziosa, quei due giovani ragazzi, quel gran senso di vuoto, insomma quella strana atmosfera, ha provocato in me una certa emozione. Cavolo, pensavo di essere esente da queste cose ed invece, mi sono commosso.