FrontPage Forums Motociclisti NetRaiders Missione compiuta – Giro del Garda

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    • #49831
      Scal
      Partecipante

      Quello che è detto è detto, anche se alzarsi alle 7,30  il giorno di capodanno per affrontare il freddo, fa si che solo il sistema operativo di base (nel mio caso sono ancora al DOS), abbia in memoria che c’è un giro in moto da fare, il resto del corpo e la parte preponderante della mente, sta parteggiando spudoratamente per stare a letto e per una successiva abbondante calda colazione.

      Scendo le scale con una sorta di alchimia equlibristica e ingollo un caffè, veloce spruzzata di acqua a casaccio e inizia la vestizione. Chi va in moto sa, che ogni cosa deve essere messa perfettamente, per evitare fastidi, o ancora peggio, lo spifferino maledetto che ti congela un’area insopportabile di qualche cmq. A me piace tanto concedermi tempi lunghi per vestirmi, sentire piano piano addosso le cose e sistemarle bene, e intanto penso (cavolo, ma penso sempre?). La gatta nella posizione di “massima conservazione del calore”, mi guarda con quell’aria di finta indifferenza, ma non si perde un movimento. io non voiglio pensare che la scelta delle pelosetta sia molto migliore della mia, poi c’è Sioso che mi aspetta all’uscita dell’autostrada ad una temperatura di 2-3 gradi massimo. Cavolo ho fatto tardi, ci metto sempre troppo a trovare le cose e troppissimo a vestirmi, dopo le varie peripezie (tiira fuori la macchina, prenfi la moto, metti dentro la macchina ..ecc) sono in marcia, non è freddissimo addosso sto bene, ma le punta delle dita si fanno sentire, al casello c’è Sioso (lui è partito a -2, mamma mia), un veloce saluto e siamo in autostrada. La mattina è splendida, c’è il sole, andiamo a 130-140, di conserva, le dita mi fanno morire, ho gli spilli dentro e ormai non posso rimediare, ma per il resto sono vestito alla bisogna. Brescia est, si esce e giù in tangenziale, direzione Salò, qui si va sui cento all’ora, il limite è 90 e con le tolleranze ……

      L’ultimo pezzo è un susseguirsi di gallerie e limiti a 50 e 70; come sia arriviamo in anticipo a Barbarano, il lago è bellissimo, un azzurro da cartolina, con un venticello pungente che pulisce l’aria, arriva Loris e si parte. Provo sempre un piacere fisico ad andare in moto, ma dietro a Loris è qualcosa di più, lui e la moto sono un tutt’uno, formano un essere nuovo, una unica entità, che rende possibile una eleganza del gesto che incanta, anche se per stargli attaccati, tanto incantati non bisogna restare. L’andatura è (parafrasando Biros) “turistica senza attardarsi”. Adiamo così. la sagoma della moto di Sacks davanti, con il suo raggio traente e gli ochhioni rassicuranti della moto di Sioso negli specchietti, Tre net a danzare tra sole e lago. Il tempo è bello e le mani si sono scaldate grazie all’uso più sportivo delle leve freno e frizione. Piccola deviazione sulla strada per tremosine, curve in successione sulla strada strettissima, la prima parte è tutta al sole e l’afalto è asciutto: beh un pochino mi ricordo a fare le curve! 🙂

      Foto di rito su un balcone sul lago, poi procediamo ancora qualche km, ma li è tutto in obra, acqua e forse non solo sull’asfalto, qualche galleria, bello, bellissimo a vedersi, ma in moto è meglio cercare luoghi più asciutti: quindi torniamo giù.

       

      Andiamo un pochino più veloci sulla sequenza di curve fino a Riva del garda, dove è di rito la pausa bar. Molta gente, tanta vicino al molo, succede qualcosa; ci sono strani individui in accappatoio, che meditano il salto nelle acque, io mi stringo dentro l’abbiogliamento da moto: meglio cappuccini e tè dentro il bar, tanto sono le 11 e quelli si butteranno a mezzogiorno. Si riparte, dopo un veloce saluto ad un amico di Loris con bicicletta e figlia semiaddormentate nel carrozzion al traino. La gardesana è un delirio di macchine ed il gioco è: sorpassa la macchina e evita gli autovelox, ma solo la bellezza del lago, ripaga per un andare non proprio da giro in moto. Arrivati a Peschiera Sacks mi fa un cenno di passare avanti per andare a casa mia; allora tra passare dentro Peschiera (che sarà sicuramente stracolma) e l’alternativa “ultime 20 curve”, ho scelto la seconda e ci siamo sgranchiti un poco prima di trovare il camino acceso a casa Tiberi. con Angela che aveva preparato il pranzo, Macello e Miriam, appena arrivati e con Biros ed Antonia che hanno passato fine ed  inizio anno con noi. Il resto è storia vissuta, stare con i netraiders è sempre essere a casa: piacere sereno e stimolante. BUON ANNO NET, un grazie sempre sentito a Theo che ha reso possibile tutto questo, un abbraccio riconoscenta a tutti quelli che c’erano fisicamente, esteso a tutti gli altri, che in un modo o in un altro, ci sono sempre lo stesso. 

      IL premio Net dell’anno va a Sioso che si è sparato un’ora di autostrada sotto zero per parteciapre al diro di capodanno! A Lui ed a Sacks un grazie speciale.

    • #141302
      Sioso
      Partecipante

      Che dire? Già detto tutto Scal nel suo bellissimo racconto. Ringrazio nuovamente i miei compagni di avventura per il bellissimo giro e la famiglia Tiberi per l’ospitalità.

      Al prossimo giro (speriamo presto).

    • #141309
      macellocastello
      Partecipante

      bravi ragazzacci !!!!

      p.s. soccia che tagliatelle !!!!!

    • #141314
      coccodrillo
      Partecipante

      Bravi, avrei tanto voluto esserci ma questa volta non è stato possibile…:)

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