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Avevo deciso di non provarla per non farmi indurre in tentazione ma… ieri pomeriggio, complice un giretto in campagna con la zavo-moglie, mi sono trovato a passare vicino a Treviglio (BG) e d’impulso ho deciso di fare un salto dal concessionario locale che secondo il sito Guzzi e’ tra quelli che la fa provare. Arrivo lì poco dopo le 15 e trovo chiuso. Boh, forse apriva alle 15.30… Cmq, nel dubbio, vado a Milano da FBike. Giretto di quaranta minuti con zavo-moglie dietro (non potevo lasciarla lì in ostaggio). La prima impressione in citta’ – prima seconda semaforo, prima, seconda semaforo – me la da’ per forza di cose il cardano. Non ci sono abituato e non mi piace molto. C’e’ poco da fare, la catena e’ un’altra cosa, ma puo’ essere che dopo un po’ uno si abitua; quando ho provato la BMW GS 1200 per un week end, al secondo giorno non ci facevo piu’ caso. Il cambio non e’ male, ma non e’ Honda e cmq puo’ darsi che con l’uso diventi piu’ sciolto. Agilita’ nel traffico ottima. Da’ subito confidenza. Specchietti forse un po’ troppo piccoli, ma belli (e poi l’importante e’ guardarli). Il clacson potrebbe essere piu’ virile. Ad ogni semaforo mi diverto a provare l’effetto della coppia di rovesciamento. Il tiro motore mi sembra buono anche dai regimi piu’ bassi,e soprattutto lineare. Niente on-off, niente buchi. Certo, non rimani aggrappato al manubrio, ma riprende bene e non strappa. Le sospensioni fanno un lavoro egregio: prendo i tombini apposta e loro filtrano bene, ma non sono affatto molli (e siamo in due sopra). Esco da Milano. Quando posso apro un po’ e vedo che davvero come hanno detto tutti dopo i 5000-5500 giri e’ tutta un’altra musica: sembra che entri il turbo! Sempre con progressivita’, ma davvero diventa un’altra moto. Impressionante. In un attimo su un rettilineo senza traffico sono a… velocita’ dieci punti in meno sulla patente. I freni frenano, ma l’attacco e’ molto soft, forse anche perche’ sono nuovi. Io personalmente preferirei un attacco un po’ piu’ deciso, ma va a gusti. Qualche vibrazione di troppo al manubrio, secondo me; anzi, piu’ che vibrazioni sono pulsazioni, pero’ con cento e passa cavalli non so fino a che punto si possa pretendere la botte piena e la moglie ubriaca. Stabilita’ ottima, riparo dal vento (cupolino basso) buono, niente vortici. Abitabilita’ ottima per guidatore e passeggero (180 e 170cm, e io non sono proprio filiforme). Sella regolata bassa, appoggio tutti i piedi completamente; fosse per me la metterei nella posizione piu’ alta. I cilindri non interferiscono con le ginocchia, nonostante i pantaloni tecnici con protezioni sulle ginocchia. Nelle rotonde (curve non ne ho trovate molte) ha un bell’appoggio, da’ confidenza e non sembra cadere all’interno della curva come io mi aspettavo per il baricentro altro. Qualche accelerata e la zavo-moglie si fa sentire: la reazione sul passeggero e’ un po’ diversa che sulla Transalp! Occhio che nelle accelerate improvvise, senza bauletto vi perdete la moglie per strada! A proposito della zavo-moglie, lei lamenta un rumore dallo scarico che alla lunga potrebbe diventare fastidioso (per il passeggero, per il guidatore e’ una goduria). Rientro a Milano, e ancora una volta mi sembra un po’ rigida in partenza-prima-seconda: ma come ho detto, al cardano credo ci si possa abituare. Un po’ di rumorosita’ dal motore che a dire la verita’ non mi piace molto. Ma puo’ essere che un Guzzista la trovi silenziosissima.
In conclusione, che dire? Mi sono ripromesso di noleggiarla per una prova piu’ approfondita. Poi siamo risaliti sulla nostra Transalp con 123.000 km… certo, sembrava di avere “il freno a mano tirato”, ma ogni volta la riscopro: un capolavoro di moto, che ci ha riportato a casa fedele e precisa come un orologio svizzero. Buoni km a tutti! -
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