- Questo topic ha 10 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 10 mesi fa da
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In occasione del complenno di mio figlio Gian Piero 11 anni, gli ho prenotato con Elisa l’altra mia figlia una visita guidata alla mitica fabbrica di Borgo Panigale e connesso museo storico dal 1926 ad oggi.
Arriviamo in via Cavalieri del lavoro Ducati e ci presentiamo alla portineria,due guardie giurate ci accompagnano in un salone adiacente ad un bar interno,dove ci sono altri ospiti Cinesi,Giapponesi,Inglesi tutti prenotati per la visita.Una hostess “colta” in tutti i sensi ci fa alcune premesse e ci introduce all’interno della fabbrica,ordinata, pulita,luminosa colorata che sembra di entrare in una butique.Di tutti pezzi meccanici solo quattro vengono prodotti in fabbrica testa larga,testa stretta,carter ed albero a camme,le testate differenziano tra loro dall’inclinazione dell’ingresso della alimentazione la prima a 45 gradi la seconda a 20 gradi della desmo sedici che permette una piu diretta e facile immissione della benzina,in alluminio che dal grezzo cè un 40% di scarto,ma mamateriale recuperabile;i carter sempre in alluminio ed altri in Magnesio piu resistenti e più leggeri fatti a cono per avere un baricentro più vicino al terreno quindi una stabilità maggiore.L’albero a cammeè fatto in acciaio a due e a quattro valvole per cilindro le prime più corte e pesanti le seconde più lunghee più leggere con due sistemi elicoidali una grrossa e piccola l’altra sottile e più grande uniche moto al mondo ad adottare questo sistema,tutte le altre hanno le molle per aprire e chiudere le valvole.Ideate dall’ing.Taglioni di Lugo di Romagna nel 1958 già adottate nei motori d’aerei e dalla Mercedes e appunto Taglioni pensò di metterle sulla moto.
Il 90% di materiale per le moto provengono da fabbriche esterne quasi tutte Emiliane Romagnole,telai Verlicchi,manubri,pneumatici,impianti elettrici selleria,verniciatura ecc. ecc.Si arriva poi alla linea di montaggio e non catena,l’operatore inizia e finisce il motore in un’ora e venti, firmandolo per rintracciabilità per eventuali incongruenze.Poi si passa al montaggio sul telaio,motore scaricchi,impianti elettrici,forcelle ed amortizzatori,ruote, serbatoi,fanali tutto rigorosamente fatti a mano,poi si fa benzina e su dei rulli in una galleria si fa il collaudo, troppo bello.Si fanno svariati modelli e in qualche ora nasce la moto.Abbiamo sbirciato il reparto corse ma è top- sigret.Infine siamo passati al museo,la storia dei tre fratelli Ducati comincia nel 1926 nel centro di Bologna costruendo macciene elettriche magnetiche foon,rasoi da barba ,macchine fotografiche,proiettori,megafoni radio e altro.la fabbrica ha un enorme successo e negli anni del fascismo ha varie attenzioni anche da altri stati,durante la guerra è presa di mira e viene bombardata rasa al suolo,ma si rimboccano le maniche e cominciano a costruire armi bombe ,cannoni e fucili,mitragliatrici. I dipendenti arrivano fino a 7000 unità,così pochialtri in Europa,ma nel dopo guerra ci fu la crisi alla gente interessava altro e pensarono ad un kit un motore ed un serbatoio da applicare su di un telaio di bicicletta con il nome di Cucciolo un boom di 1.500.000 pezzi ,ed ebbero anche sovenzioni statali per passare ad altri modelli la Marianna 125 e su di qs.con una variante che alla fine anni 50 primi 60 fece 46 recoed mondiali per arrivare all’ultima nata 1098,rr con oltre 200 cavalli.
Negli anni 70 è a conduzione statale poi viene acquistata da CAGIVA Castiglione Giovanni Varese dove applica i motori Ducati sulle sue moto ha dei successi con le mitiche enduro Lakie Esplorer dovve Eddi Orioli vince la Parigi Dakar.
Nel 1996 passa per il 90% ad una holding Americana del Texas il rimanente 10% azionisti in borsa,dal 2006 è tornata ed è tutta ITALIANA!!!
Scusate se mi sono prolugato ma mi sono ricreduto sulla Ducati se da 1 a 10 vi piace 5 prenotate una visita guidata alla Ducati.
Un lampeggio a tutti:clap: -
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Bravo Lupo.
Beh…ormai posso dirvelo…la visita alla Fabbrica e Museo Ducati doveva essere la chicca dell’incontro di natale di quest’anno.
Purtroppo, per le comitive del sabato, il primo buco libero era a febbraio 2008
Cmq…ascoltate il consiglio di Lupo: penso che visitare una Fabbrica nostrana come la Ducati, abbia il suo fascino e il suo perchè
:clap: :clap:
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Ciao By Peter..come ho fatto??? mia figlia ha fatto uno stage per Ducati una collega di studio ha fatto tutto.Dove sono andato??? alle 14,00 in punto avevo il mio Arai ben allacciato in testa, metto in moto ma dell’emozione si spegne,riaccendo e parto pian piano tangenziale una bella tiratina poi su per Sasso Marconi, ho un ‘oretta di tempo,ponte de Rossi ,le prime colline poi ritorno, una vera libidine, la moto piega da sola,sono convinto che una volta presa la mano sia una moto con la quale ti diverti un bel pò,ma la costa troppppp ,Lampeggi a tutti.
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