- Questo topic ha 41 risposte, 25 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 19 anni, 10 mesi fa da
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Giampa in versione poetica …. è proprio vero che i net non finiscono mai di stupire
il problema non me lo pongo ancora … non ho ne la zavorrina ne la motociclista.
l’ideale sarebbe una motociclista che lasci ogni tanto la moto in garage
condivido pienamente il giampa-pensiero…da neomotociclista e da zavorra
da neomotociclista non posso che essere d’accordo con giuly e tutte voi…le due cose possono benissimo convivere…ciascuna con emozioni diverse da vivere
Ho provato davvero di tutto: zavorrina, motociclista e motociclista con zavorrino (quando avevamo solo la mia moto). Ma non solo: ho anche fatto una vacanza con Francesca78 dietro a me e Gabriele dietro a Willy. Poi di nuovo zavorrina questa primavera quando la mia moto era dal meccanico. Ho fatto dei viaggi con la scorta degli amici che mi aspettavano e ho fatto il possibile per star dietro a chi non mi aspettava. Non ho particolari preferenze, dipende dai casi, dalle persone e dalle moto: ad esempio per adesso non mi piace guidare la transalp, mentre mi piace guidare la ER5; del resto mi diverto molto a stare dietro in Transalp, ma odio stare dietro alla ER5 (è proprio scomoda). Adoro stare dietro a Willy e mi piace anche portarlo dietro perchè almeno possiamo scambiarci parole e contatto fisico oltre che gesti a distanza.
La presenza di un passeggero a bordo rovina la ciclistica e le prestazioni dinamiche della moto, e questo e’ un dato di fatto
Certo, e’ bello sentire la zavo-moglie vicina, pero’ secondo me e’ ancor piu’ bello partire da soli, dopo aver tolto anche il bauletto dove per tutta la settimana ci hai messo la borsa del lavoro, e puntare con il cupolino la’ dove il cielo e’ davvero blu. Senza una vera meta, seguendo l’istinto, tu e la tua moto. Poi, dopo aver scoperto posti fantastici, ci puoi tornare con la zavo-moglie. Io faccio cosi’: appena ci riesco mi prendo un giorno per andare in avanscoperta da solo, e poi ci torno in compagnia. Come salvare capra e cavoli …
Ma vuoi mettere che bello dividere le scoperte del paesaggio, quando il pilota è impegnato sulla strada e il passeggero può guardarsi intorno…gli batti sulla spalla e gli indichi ciò che nell’andare vedi, e si diventa silenziosi partecipi del mondo intorno…(naturalmente se l’andatura lo permette può anche essere reciproca la cosa)…poi c’è anche il lato comico della cosa, quando lui ti dice guardami i cartelli stradali e tu ti perdi nel paesaggio e salti le uscite in autostrada, oppure quando nel dare le indicazioni invece che destra e sinistra dici “di quà” oppure “di là” :o)…quando nelle frenate improvvise (o in quelle fatte di proposito)mentre ti stai facendo i cavoli tuoi gli finisci sulla schiena tipo zainetto invicta…quando nell’andare tranquilli ti appoggia la mano sulla gamba…sono tante le emozioni e i gesti…non mi sono mai stancata di fare la zavorrina, anche se la voglia di essere pilota è sempre di più per diventare anche solo tu è il tuo “destriero”.
..sempre più daccordo con l’Angel pensiero, io di personale aggiungerei …..richiesta di sosta all’ autogrill, accordata dal pilota, arrivo dell’ uscita dell’ autogrill e te lo vedi sfrecciare a manetta via lontanoincarognito nel cupolone del vara, al che gesticoli ma porc…miseria….e lui toccandoti il ginocchio ti dice ok il prossimo, peccato il prossimo sia dopo l’uscita per andare a casa.
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