E’ inutile illudersi, il mercato va verso cilindrate medio alte già da qualche anno e togliendo alcuni incredibili amerikanate di 1800cc e piu’ (se non sbaglio siamo arrivati a quota 2300cc max) i progetti si sono attestati su queste cubature non solo per tendenze modaiole ma anche per motivi di efficenza e ottimizzazione del funzionamento dei motori. Le norme antinquinamento poi costringendo all’uso di Catalizzatori sempre piu’ efficenti (ma di fatto condizionanti le potenze erogate) hanno costretto i costruttori ad aumentare le cilindrate per mantenere le potenze nominali delle moto (vedi ad es. la stessa TA). Per cui si ha che, paradossalmente, oggi inquina meno una 1000 cc Euro 1 o 2 che un cinquantino due tempi di una decina di anni fa. E chiaro che questo comporta sofisticazione e tecnologia ma è un prezzo da pagare a cui non ci si può sottrarre. Dobbiamo dimenticarci la semplicità ( ah! la carburazione a cacciavite e orecchio…) e questo ci renderà sempre di più dipendenti da altri che a loro volta dipenderanno da altri e cosi via. Tipico il caso del meccanico d’auto che per trovere un guasto attacca il connettore di check del banco test alla centralina dell’auto e se il programma dice che l’auto non ha nulla , pradossalmente, anche se l’auto non va’ lui dice che l’auto è a posto. Questo succede perchè il meccanico arriva al livello del banco test ma non sa assolutamente nulla di come è strutturato lo strumento diagnostico per cui anche lui dipende da altri (infatti vi manda da un ispettore della casa madre…)