FrontPage Forums Motociclisti NetRaiders Ho visto quello che non avrei mai voluto vedere.

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    • #45724
      Ultimo
      Partecipante

      Proverò a scrivere quello che mi è successo oggi…

      Andando al mare in moto con Giulia, ci siamo trovati davanti ad un brutto incidente… un Kawa Ninja che percorreva la nostra strada in direzione opposta alla nostra è scivolato a metà curva ed il motociclista che lo guidava è finito sotto alla macchina che procedeva in direzione contraria.

      Noi siamo arrivati sì e no 5 minuti dopo l’incidente.
      La moto era nel fosso lungo la strada, il ragazzo al quale era stato tolto il casco. Era con le gambe sotto il muso della macchina e con il busto di fuori.
      Subito ci siamo fermati e ci siamo precipitati a chiedere se c’era bisogno di qualcosa… avvicinandomi ho constatato che la situazione era molto grave, il ragazzo perdeva molto sangue e sembrava esanime.
      Una giovane ragazza gli stava praticando un massaggio cardiaco in quanto non riusciva a sentirgli il battito del cuore.

      Fin qui i fatti. Al rientro a casa ho chiamato le forze dell’ordine locali, e ho chiesto informazioni nella vana speranza che il ragazzo fosse ricoverato in qualche ospedale della zona… purtroppo era esattamente come sembrava… il motociclista è morto sul colpo.

      Ora io so che di queste cose si legge continuamente (anche in settimana cè stato un post sull’argomento) ma trovarcisi e vedere tutto quanto con i propri occhi… andare via con il pensiero che forse potevamo fare qualcosa in più, è un’altra cosa.

      Dopo essere ripartito il pensiero che mi girava nella testa, amplificato dall’isolamento del casco, era ai suoi familiari che probabilmente lo aspettavano a casa per pranzo… le lacrime hanno cominciato a solcare il mio volto, fino a costringermi a fermarmi. Non potevo più guidare in quelle condizioni e anche Giulia si era accorta che c’era qualcosa che non andava.

      Per tutta la sera l’immagine di quel giovane sotto quell’auto è girata e rigirata nella mia mente.
      Come si può morire in questo modo?
      Il ritorno a casa è stato un’odissea… eravamo tesissimi, ci sorpassavano auto e scooter. Io non riuscivo a guidare, non mi stavo divertendo più.. avevo paura e volevo solo essere a casa mia con la moto in garage.

      Mi chiedo allora quale è il momento di smettere?
      Riuscirà questa esperienza a farmi smettere di andare in moto o contribuirà solamente a farmi essere più prudente ancora?
      Certamente non si può non vivere per la paura di morire, ma in questo momento avrei tanta voglia di smettere, di piantare tutto e non andarmene più in giro con la mia moto…

      Spero di ritrovare presto la voglia di andare in moto…

      Mi rendo conto che la nostra vita è appesa ad un filo.
      Troppo spesso la mettiamo a rischio con i nostri comportamenti.

    • #79724
      Ultimo
      Partecipante

      Infine posso dirvi che uno dei pensieri che hanno affollato la mia mente in queste ore è stato per tutti gli amici motociclisti che ho… sono orgoglioso si essere membro di questa community virtuale e con molti di voi ho stretto rapporti di amicizia vera e sincera.

      Per questo ho scritto queste righe, voglio che ognuno di voi rifletta solo un attimo su questo racconto.

      Siate prudenti sempre perchè il pericolo è davvero dietro l’angolo.

      Ho scritto tutto questo anche perchè vorrei che quel povero giovane appassionato di moto non rimanga solo un numero in una triste statistica, mi piacerebbe che il suo incidente potesse evitarne altri.

      Mi raccomando ragazzi fate piano e siate prudenti.

    • #79725
      Giuly
      Membro

      Beh… quello che è successo lo ha raccontato Massi, è difficile descrivere la sensazione che si prova nel vedere un ragazzo per metà sotto un auto in un lago di sangue con la quasi certezza che non ci sia più niente da fare per lui…

      Quando siamo ripartiti siamo rimasti in silenzio fin quando non mi sono resa conto che Massi non stava bene, avevo paura che si stesse sentendo male e invece mi sono accorta, solo quando ha avuto la necessità di fermarsi, che stava piangendo come mai lo avevo visto nella mia vita.

      E’ stato un momento terribile, ci siamo abbracciati con tutta la forza che avevamo e con tutto il sentimento che ci potevamo mettere ma niente mai più ci toglierà dalla mente quelle immagini… immagini che siamo abituati a vedere nei film o raccontate su un giornale.

      Il primo pensiero è stato a quel ragazzo, alla sua famiglia e alla mia… il secondo quello di vendere la moto, di lasciar perdere una passione che ti può distruggere la vita in un solo attimo, che fa così tanta paura ai miei genitori che hanno vissuto tanti anni fa quello che ho vissuto io oggi.

      Ancora sto tremando nello scrivere queste parole, ancora le immagini di oggi sono davanti ai miei occhi, ancora non riesco a farmene una ragione, tutto il giorno ho voluto convincere me stessa che domani sarei andata a trovare quel ragazzo all’ospedale anche se non lo conoscevo, che gli avrei portato una scatola di cioccolatini e gli avrei raccontato della paura che ci ha fatto prendere e della tensione che ci ha pervasi tutto il giorno ma…purtroppo la telefonata ai carabinieri mi ha tolto anche la minima speranza.

      Non so che altro dirvi… fa tanto male…

    • #79726
      Niki
      Partecipante

      Mi dispiace tantissimo. E’ una esperienza che non si dovrebbe provare mai. La passione per la moto ritornerà. Ve lo dice uno che ci è passato e per fortuna lo racconta.

      Sono solo molto triste per questo ragazzo e per la vostra situazione attuale.

    • #79727
      Biros
      Membro

      Fa tanto male…. si, davvero. Un pensiero triste di addio per il ragazzo e un abbraccio forte a voi, testimoni casuali del nostro peggior incubo quando siamo su due ruote. Biros

    • #79732
      Bierhoff
      Partecipante

      non so che dire …

      forse per me, per noi che viviamo in una grande città è diverso. vedere moto, scooter e ancor peggio motorini per terra è all’ordine del giorno. proprio oggi sul GRA 2 ore di fila e arrivati nel punto dell’incidente uno scooter, 2 caschi a terra e l’elisoccorso volare via.

      molte persone muoino sul lavoro, molti in incidenti domestici, altri vengono portati via in pochi mesi da un male cattivo … abbiamo solo questa di vita e godiamocela fino in fondo.

      la moto ce l’abbiamo dentro e nessuno ce la potrà portare via. ogni volta che mi metto il casco penso che forse è l’ultima volta, a volte penso ai miei genitori se gli dovesse arrivare la telefonata, ma quel casco lo metto ogni volta. Pensate ai km che si susseguono, alle sensazioni, alle emozioni, a quel sorriso dentro il casco quando vi incontro o quando vengo salutato incrociando un’altra … bhè, forse ne vale la pena …

      massi, giulia, un abbraccio enorme.

      un pensiero ad un “amico” che non c’è più …

    • #79733
      PINDARICUS
      Membro

      Oggi è nato un nuovo angelo.

      E voi che avete assistito alla sua nascita siete ora più forti. Quello che vi ha lasciato dentro e che con le vostre parole ci avete trasmesso ha reso più maturi anche noi. Meno indifferenti davanti al dolore e quindi più ricchi, più consapevoli, più responsabili.

      Ogni volta che imgraniamo la prima dobbiamo essere certi di avere il cervello collegato alla manopola del gas perchè per noi andare in moto rappresenta una gioia di vita e per nessun motivo possiamo permetterci il lusso della distrazione, dell’incoscienza, della spavalderia.

      Quando andiamo in moto, quindi, cerchiamo di farlo in modo da tornare a casa e, non corriamo mai più veloce di quanto il nostro angelo possa volare. Se non lo aspettiamo….lui ci chiama a se!

      Un abbraccio di cuore e una preghiera per LUI.

    • #79734
      Marco74
      Partecipante

      certo, la moto è pericolosa! o meglio … si ha maggiore probabilità di infortunarsi rispetto all’auto! ovvio! …. in questi casi si capisce quanto basti poco! basta un secondo! …. il cervello proprio per questo deve esser collegato … acceso e settato alla prudenza!

      ma la nostra è cmq una passione! proviamo piacere ad accendere il motore e girare e vederci e fare curve e vedere panorami … le prudenza e l’intelligenza ci vogliono sempre …. e poi bisgona pure stare attenti agli altri … a come guidano … ed al pericolo che rappresentano …..

      e la nostra è cmq una scelta! fatta di momenti alti e di bassi! e di certo episodi come questo fanno riflettere! tutti!

      un abbraccio a voi ed un saluto a chi non ceìè più! ….

    • #79735
      By Peter
      Partecipante

      Se puo’ contribuire a riflettere:

      http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=54355&idd=302

      un flask a tutti

      PS Nico Cereghini nel dopo gara ha fatto un appello che la dice lunga

    • #79736
      rudy
      Partecipante

      nel 2004 un mio collega e amico e’ deceduto per un impatto contro una macchina che non rispettando la precedenza gli ha tagliato la strada… il mio amico viaggiava a forte velocita’ e la morte e’ stata istantanea… salva aveva solo 34 anni e il giorno dopo dovevamo uscire in moto assieme… io ci ho messo 2 settimane prima di ricominciare a uscire con la mia ta e avevo seriamente pensato di venderla…. ma ora sono contento di non averlo fatto ma sicuramente da allora sono MOLTO piu prudente ( a costo di farmi ridere dietro) e sono convinto che se la avessi venduta lui se la sarebbe presa; la moto era la sua vita. tristi lamps rudy.

    • #79737
      rudy
      Partecipante

      P.S. mi associo a cio’ che ha detto nico dopo la gara grande nico

    • #79742
      bibendum
      Membro

      Ci penso sempre a quello che potrebbe succedere, è un modo per star tranquillo, non fare cazzate mi dico, tranquillo, piano, goditi il paesaggio, ma quando gli amici vanno gli stai dietro magari anche in lontananza giusto per tenerli a vista, ma per farlo a volte vado oltre il mio limite, capita di sbagliare, e a volte si paga, a volte va bene, ma il pensiero è sempre li, per non dimenticare, ma non mi ferma, mi tiene vivo, mi tiene allerta, mi tiene collegato.

      Massi credo che io avrei avuto la tua stessa reazione, mi sarei messo a piangere, ma la moto non la fermo, non la fermo per me e non la fermo per quei poveri ragazzi che ora non possono più andarci e darebbero chissa cosa per poterci tornare, e loro stessi ti direbbero di non fermarti.

      La paura è soltanto uno stato di allerta, che ti fa riconoscere il pericolo, che fa si, che tutti i tuoi sensi siano accesi e ti permettono di affrontarlo ed è ciò che ti fà sciare, ti fà saltare, ti fà correre, ti fà andare in bicletta, ti fà lanciare con l’elastico o col paracadute …. e ti fà anche andare in moto.

      Vi abbraccio forte

    • #79748
      macellocastello
      Partecipante

      Dopo circa duecento chilometri piacevoli, con andatura allegra assieme alla solita buona compagnia, collocato in scia a quello che in quel momento ti permette di segnare il percorso in modo scorrevole e rilassante, capita che ti senti tutto un pezzo con il ferro che stai cavalcando.

      Le condizioni ci sono tutte perchè il “matto” che risiede in ciascuno di noi scatta e prende il sopravvento, improvvisamente qualcuno del gruppo decide di forzare l’andatura e per un fenomeno di domino, per un fatto di epidemia, per una questione di induzione, decidi di stare al gioco.

      Butti giu un paio di marce, occhiata allo specchietto, ruoti con violenza il polso destro e senti la brutalità del bicilindrico che ti caccia una pedata nel sedere e ti costringe a schiacciarti verso l’avantreno.

      Prima semicurva a sx ed il capofila allunga….mannaggia sono in ritardo, pensi e butti dentro la marcia sopra senza neppure la frizione e gas in fondo.

      Schiacciato sul serbatoio, fai scivolare la natica sinistra fuori dalla sella, abbracciando con la gamba il motore che romba sotto di te, mentre il braccio destro ben saldo alla manopola del gas, si sagoma sulla scritta del serbatoio.

      Entri in curva in piena accelerazione con la forza centrifuga che ti schiaccia ,ti senti il culo pesantissimo e ricevi la perfetta sensazione di come il retrotreno stia reagendo sull’asfalto.

      Puoi immaginare proprio il sistema ammortizzatore, forcellone gomme e catena che lavorano assieme sotto sforzo.

      Pochi istanti di gusto per renderti conto che la curva a dx sta avvicinandosi un po’ troppo in fretta…..

      ti attacchi ai freni capendo subito che è già tardino….

      la ruota dietro comincia ad alzarsi in maniera preoccupante, senti il culo che non sta al suo posto….

      le braccia tese sui manubri cercano dispetaramente di allontanare la curva da davanti ma riescono solo a tenere il busto rigido verso l’alto.

      No, no non è tardino è proprio tardissimo…..

      Le gambe strette al serbatoio vorrebbero evitare di farti decollare le chiappe, intanto hai già tolto un paio di marce e pestato con il piede destro nel tentativo di riprendere il controllo del mezzo che sta tracciando una brutta linea retta tangente alla corda dell’ingresso in curva.

      E’ un attimo e sei di là dalla riga di mezzo….

      cazzo…

      gli occhi passano continuamente tra il muretto sulla scarpata che hai di fronte e la tua destra,

      dietro quel cazzo di curva,

      per scoprire se sta arrivando un TIR….

      Sei sempre lì, con la mano destra che stringe la leva come per spezzarla, la olins che non sa piu dove andare perchè è già in fondo da un bel po’ e senti sui gomiti tutto lo sforzo che sta facendo la gomma anteriore per cercare di coniugare l’attrito con l’asfalto e l’ordine che gli viene impartito dai due dischi arroventati.

      ….

      Dopo un tempo infinito,

      l’aventreno si alleggerisce quel tanto da farti sentire che finalmente puoi contare su un mezzo che poggia su due ruote…….

      il muretto è veramente mooolto vicino,

      praticamente dritto davanti al naso….

      l’istinto ti fa buttare a destra immediatamente mollando contemporaneamente i freni e dosando la frizione nella speranza di avera messo dentro la marcia giusta rispetto alle condizioni onde evitare di bloccare la ruota posteriore con la bestia molto inclinata,

      sarebbe una situazione inaccettabile.

      Senti il motore che riprende giri in maniera graduale senza strappare sulla gomma posteriore che ha già i suoi cazzi da gestire ….

      Guardi avanti,

      strada libera,

      è il momento di togliersi di mezzo,

      riapri il gas e terminando l’arco di una curva concepita male, nata peggio e conclusa di lusso,

      riprendi la tua corsia.

      ……………………

      Merda soffi,

      sbuffi,

      un brivido ti trafigge,

      ti scappa la pipì,

      anche stavolta è andata bene, grazie a Dio.

      Poi ti appelli ai tuoi tanti anni di esperienza e co

    • #79754
      WHALE
      Membro

      E’ la vita. Si pensa sempre al destino ma se si guarda in fondo c’è parecchio del nostro. Non si pensa mai o poco spesso che siamo molto fragili, tutti abbiamo alle spalle esperienze da raccontare, per fortuna, e “l’averla scampata” ci da quella scarica di adrenalina che ci fa pensare, ERRONEAMENTE, di essere in un certo qual modo invincibili.

      Solo quando vedi morire amici o persone vicino a te in quel momento ti rendi conto di essere e di essere stato un “coglione” per tutte le volte che hai cercato di superare la linea della ragione.

      Comprendo il vostro dolore e vi sono vicino.

    • #79759
      Decibel
      Partecipante

      a “caldo” posso solo dirti (lo sai che non sono bravo a scrivere ciò che sento) che quando ho avuto l’incidente io a Cesenatico e mio padre è stato portato all’ospedale in ambulanza è stato uno dei giorni più brutti della mia vita.

      mi chiedevo in continuazione perchè avessi fatto questo o quell’errore.

      CREDIMI avrei voluto abbandonare la moto per sempre.

      Una persona mi ha fatto ragionare, mi ha fatto mettere apposto la moto e mi ha guarito la coscenza. Quell’uomo è macello. Se non fosse stato per lui non avrei altri 100.000 km in più sul groppone e non avrei vissuto l’esperienza in medioriente con la moto e non avrei aftto un sacco di altre cose.

      Certo è che adesso ci stò attento 10 volte di più quando viaggio, certo che (purtroppo) andare in moto è sempre e comunque un pericolo.

      Lo accetto e pago il prezzo di questa mia passione cercando sempre di tenere tutto sotto controllo. Spero di riuscirci sempre, così come è stato fin’ora.

    • #79760
      Gunny
      Partecipante

      …………

    • #79763
      Fugzu
      Membro

      Capisco l’emozione di Ultimo, sapessi quanti incidenti ho visto viaggiando per lavoro. Quando ti trovi davanti a scene simili pensi sempre “Potevo esserci io? La prossima volta toccherà a me?”. Purtroppo questi pensieri sono sterili, ciò che dobbiamo fare è avere sempre la testa sulle spalle, ricordarsi che auto e moto sono mezzi di locomozione e non da competizione. Vale sempre anche quello che mi disse mio padre quando inizia ad andare in giro per lavoro (una delle poche cose buone che abbia mai detto): “Guida come se tutti gli altri fossero ubriachi.”. E’ meno idiota di quanto sembra perchè obbliga a stare sempre in campana. Quest’anno è un anno orribile, motociclisti muiono come mosche ogni fine settimana, ma di chi è la colpa? Di chi guida senza cervello? Di chi vende moto da 180 cavalli a ragazzetti di 21 anni? Del codice della strada? Mi gira nella testa la parola “Educazione”, forse se ce ne fosse un po’ di più, se si facessero campagne di sensibilizzazione alla guida divertente ma non esasperata, resterebbe solo la sfiga, contro la quale è possibile fare poco. Un abbraccio forte.

    • #79765
      Peko
      Membro

      Venerdi sera ho visto tre, dico tre, motociclisti stesi nel giro di 80 km… ma il più brutto incidente lo vidi una mattina mentre andavo verso il passo della croce arcana, un auto, una moto e un telo bianco. Mi si gelò il sangue, ma la vita va avanti e purtroppo non tutto dipende dalla nostra prudenza, ma anche da quella altrui, per questo mi ink…o di brutto quando qualcuno mi taglia la strada o mi mette in pericolo… Ultimo, il tempo guarirà questa ferita e tornerai a guidare sereno. Quando è ora di smettere con le due ruote? Quando si ha paura e si guida tesi, IMHO. Lampsss

    • #79768
      Lupo Solitario
      Partecipante

      Sono permaloso anche in moto mi dicono,ma quando ti sorpassano a DX in curva ti incazzi oppure no? quando qualcuno ti sorpassa a SX in curva ma non si vede dall’altra parte ti incazzi o no?.Per dire che il buon senso stà in ognuno di noi”rischiare per cosa”?????????????Ultimo capisco il tuo stato d’animo,sicuramente molti di noi l’hanno già passato.Anni fà ho fatto il volontario sulle ambulanze,ho visto cose atroci che non scorderò mai,in conseguenza diventi ancora piu’ prudente ma non basta,bisogna fare un contratto con l’angelo custode vedi me quattro anni fà ,10 ossa rotte,coma farmacologico per un cretino che leggeva il giornale mentre guidava,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

    • #79769
      melchisedek
      Partecipante

      ….la moto è pricolosa, questo è innegabile, va usata la testa e con prudenza, ma a volte non è abbastanza.

      Ma la moto è una passione, uno ce l’ha dentro, e come dice marchino, si more tutti i giorni per tante cose…si può morire anche se si attraversa la strada….a un semaforo verde.

    • #79771
      Bierhoff
      Partecipante

      ieri sotto casa mia un’auto esce dal garage come se ci fosse solo lui e una moto la prende in pieno. solo un braccio rotto per fortuna.
      questa mattina sempre sotto casa ad una rotatoria cieca per colpa dell’alta vegetazione una macchina ha deciso di non farla e tagliare ma l’unica cosa che ha tagliato è stata la mia strada.
      purtroppo è così e bisogna conviverci

    • #79772
      Mago di ozz
      Partecipante

      ricordarsi sempre del camionista turco dietro ogni curva..

    • #79774
      giampa
      Membro

      Non ho avuto tempo di leggere le vostre risposte ma lo farò…Abitando sulla cisa sono testimone di un paio di incidenti in moto mortali ogni anno, spesso voluti da chi guida. Alcuni anni fa ho assistito in diretta ad un ragazzo mentre si schiantava contro un’auto e mi è morto tra le braccia, ho visto tutto, ho chiamato i soccorsi e ho fatto da testimone, eppure continuo ad andare in moto, cerco di farlo anche andando forte ma cercando di avere sempre una percentuale di prudenza. Certe volte quando faccio un bel viaggio e vedo luoghi e cose fantastiche penso: “questo potrebbe essere un bel giorno per morire” e a volte penso che la stessa cosa la potrebbero aver pensata quei poveri ragazzi che non ci sono più. Non siamo eterni e voglio che la morte mi colga vivo. Buona giornata a tutti

    • #79775
      Fugzu
      Membro

      Sai Giampa la tua frase è simile alla mia preferita “Ricordati che devi morire”. Non scherzo, molti si toccano i maroni ma essere coscienti che esiste la morte ci permette di vivere meglio, più positivi ed attivi. Superlmaps (PS AUGURI GIAMPA/VERONICA!!!!)

    • #79778
      bibendum
      Membro

      Io non credo che esista un bel giorno per morire, sopratutto quando sei ancora giovane e pieno di vita, ma la frase “ricordati fatello che devi morire” dovrebbe essere tenuta ben presente da tutti noi, potrebbe indurci tutti a vivere meglio e più serenamente.

    • #79781
      luvi
      Membro

      siamo tutti diversi e attraverso le amicizie e gli incontri voluti o casuali ci evolviamo… come una polvere fine ci si posa addosso e, secondo me, anche se vogliamo non riusciamo a scrollarcela di dosso…

      non so se è un bene o un male come non so rispondere alla maggior parte delle domande che mi pongo…

      ..so che la ferita e la cicatrice rimarranno, anche se non si vedranno più dopo un certo tempo, so che rimarra sembre l’animo zingaro e la voglia di km in moto…

      lo so, perchè adoro la moto, ma continuo ad avere un timore, paura referenziale di questo mezzo di fuga…. perchè come sempre non tutto dipende da noi…

      perchè 19 anni fa mentre andavo per la mia strada, in una giornata d’inverno un’auto non rispettò uno stop e mi prese in pieno…e da allora ogni volta che vedo un incidente in cui sono conivolte delle motoo ne sento parlare inizio a tremare…

      improvvisamente mi si riaccende il filmato di quegli attimi.. io che guardo negli occhi il guidatore dell’auto che non si ferma, il motorino che sbatte e slitta.. io che scivolo lentissimamente con la testa sull’asfalto e aspetto con una calma indescrivibile che tutto si SPENGA, priva di emozioni… poi mi stupisco perchè il mio naso si ferma, senza dolore, a pochi centimetri dal nero della gomma.. mi alzo e guardo negli occhi il guidatore dell’auto che nel frattempo è sceso e mi gurada attonito senza respiro….

      non era il mio momento…..non mi sono fatta pricamente nulla, un paio di buchi, uno dietro a un ginocchio uno vicono a un occhio perchè portavo gli occhiali..il motorino..buttato

      allora è successo.. tempo fa ho saputo che era morta la moglie del concessionario Honda di Pistoia, una simpatica signora che conoscevo per qualche minuto di chiacchiere quando andavo a fare i tagliandi…in scooter una macchina l’aveva falciata non ripsettando uno stop…

      non ho capito perchè..o forse si..

      penso all’ultimo filmato di queste persone…

      .. sono scoppiata a piangere davanti a tutti, vergognandomi come un cane..

      per questo ULTIMO & GIULY vi posso dire che se siete persone normali la cicatrice resta.. ma ci si può convivere…

      un bacio a entrambi.

    • #79783
      merlino
      Membro

      Fa paura , lo sappiamo tutti, alcuni di noi ci sono passati per esperienza diretta, eppure siamo ancora qui’ se ne discute, ci addoloriamo, eppure si continua.

      Cosa ci possiamo fare ? Nulla o quasi, la testa gente , solo la testa usiamola il piu’ possibile anche per gli altri che a volte rappresentano la 1° fonte di pericolo, per resto avanti cosi. A proposito Macello , ho ricopiato il tuo mex e lo mettero’ appiccicato sul cupolino, ….azzo e’ proprio cosi'(che sgommate negli slip!!!!!)

    • #79787
      bibendum
      Membro

      Luvi perchè vergognarsi? difronte a una notizia del genere, che mi annunciava la morte di un’amica di infanzia, assolutamente inaspettata anche a me sono venuti i lacrimoni, nonostante fossero passati anni senza vederci. Non bisogna vergognarsene sono manifestazioni pure e incontrollabili.

    • #79788
      desty
      Membro

      … le lacrime sono giuste anche per chi non si conosce di persona. Ti rendono più forte e, allo stesso tempo, ti fanno crescere internamente come persona. Coraggio Masi/Giuly “domani” sarai più forte e molto più attento alla vita intorno a te.

    • #79791
      PAOLO007
      Membro

      Ultimo, mi dispiace per come ti sei sentito.

    • #79795
      Lunzo
      Partecipante

      non so che altro aggiungere, solo cerchiamo tutti di guidare come il buon padre di famiglia e pensiamo sempre che dietro quella curva c’ e sempre qualcosa di ignoto…forza ragazzi!

    • #79797
      aria
      Partecipante

      Vorreo aggiungere una cosa: Massy e Giuly molti di questi ragazzi diventano miei pazienti…ce la fanno e tornano in moto:-))…grazie Massi per il tuoi sms di ieri..vi voglio bene…vaci ila

    • #79801
      giampa
      Membro

      Piangere è una liberazione e fa bene (per chi ci riesce)…certo che ci sono i giorni belli per lasciare questa valle di lacrime, e a volte ci penso…se quel giorno verrà bevetevi una bella birra fresca alla mia salute (sgrat sgrat)… io ne sarò contento, sarò molto meno felice se dovesse arrivare il giorno che qualcuno mi dovrà smerdare in un letto di qualche ricovero. Mi sono piaciute molto le parole di tutti voi…fine.

    • #79802
      giampa
      Membro

      ….anzi no, ricordatevi che la fortuna va usata, ma non bisogna abusarne!

    • #79805
      PAOLO007
      Membro

      La miglior cura è…. un bel radunetto liberatorio :-D Forza Ragazzi, facciamoci un bel giretto!

    • #79809
      Ultimo
      Partecipante

      Ho letto con attenzione ogni vostra risposta.

      Vorrei ringraziarvi tutti quanti per la comprensione e per le vostre parole così sagge e mirate. Stamperò questo post per intero e poi lo custodirò per quando la memoria sembrerà offuscarsi…

      In questi giorni ovviamente ho continuato a prendere la moto per venire a lavoro, con un occhio di riguardo in più al traffico, alla macchina che entra e agli altri mezzi che percorrono la nostra stessa strada.

      Le vostre risposte mi hanno fatto molto riflettere.

      Chiudendo gli occhi vedo ancora quel ragazzo, credo che questa immagine me la porterò dietro ancora per molto tempo e farò in modo che mi serva di lezione.

      Non smetterò di andare in moto, perchè l’emozione che mi dà un bel giro in moto è impagabile, perchè è sempre statop così, perchè non i è mai venuto in mente di smettere neanche quando sono stato io a cadere o a farmi male.

      Così come i miei incidenti mi hanno insegnato ad andare piano, questo mi insegnerà ad essere ancora più prudente.

      Spero solo di ritrovare in fretta il gusto di farlo.

      Andrò a mettere un fiore in quella curva.

      Per ricordare quello che questa storia mi ha insegnato.

      Un saluto a tutti e grazie ancora a tutti voi.

    • #79810
      bibendum
      Membro

      Portalo anche per me

    • #79816
      Bierhoff
      Partecipante

      non riuscirò mai a staccarmi da qui … è pieno di persone speciali.
      ne seguo un pò di forum ma come i net non ne esistono in giro ed è per questo che ancora ringrazio la mia transalp o meglio ancora quella di Willy ;)

      bibe da brillo ai 100 laghi disse, dopo parecchio tempo che ci provava ma non ce lo cacavamo per niente, una bella cosa. IO L’APPOGGIO IN PIENO ANCHE DA SOBRIO.

    • #79822
      JOR
      Partecipante

      Bene Ultimo, leggo che hai già ripreso la moto

      una tacca in più sulla stecca dell’esperienza e maggior consapevolezza

      Ragazzi, purtroppo non tutto quello che può capitare dipende da noi, ma cerchiamo comunque di dare una mano alla buona sorte;

      magari lasciamo a casa un po di cavalli e fermiamoci un po di più a goderci il paesaggio, tanto non si deve dimostrare niente a nessuno,

      Restare a casa si ha sempre torto…Ok, ma cerchiamo di tornarci .. Sempre !

    • #79825
      bibendum
      Membro

      Jor detto da te che hai appena aumentato la cavalleria di una 40ina di unità />;-)” title=”>;-)” class=”bbcode_smiley” /></p>
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      #79827
      JOR
      Partecipante

      una cosa fatta per andare piano,non può andare forte, una cosa fatta per andare forte può anche andare piano ! ha 40 cavalli in più, ma è pur sempre un certo concetto di moto….. quelle stese, sono come le armi: possederle presuppongono di essere prima o poi usate !

    • #79833
      calyca
      Membro

      Ultimo, Giuly, leggo solo ora e mi dispiace davvero quello che vi è successo. Proprio oggi un nostro collega mi ha raccontato la stessa storia, un’altra persona il un altro posto, ma sempre la stessa storia.

      Forse non immagini nemmeno che TUTTE ti giuro TUTTE le volte che faccio in moto o in motorino la TUA CURVETTA ripenso al giorno in cui hai avuto l’incidente e vado piano e guardo se da quel parcheggio esce una macchina.

      In questi giorni comunque anche io non ho voglia di prendere la moto il fine settimana, odio il casino, il traffico, le macchine, i motociclisti pazzi che ti sorpassano nelle curve cieche sfiorando l’asfalto con le carene.

      Per me la moto significa io, lei, la strada il paesaggio e niente altro. Niente gare, niente esibizioni di velocità o di piega. Sono ammessi solo Willy, gli amici e i netraiders nei miei giri.

      Quando trovo traffico mi innervosisco subito, quando ci sono file di macchine da superare e file di moto che mi superano io non mi diverto affatto. Vorrei andare in moto solo nei giorni tranquilli. Allora riesco a dare il meglio di me, a superare la tensione e guidare come si deve. Solo allora riesco a sentirmi in sintonia con la moto e con quello che mi circonda. Ma questa sono io, che ai raduni sono sempre l’ultima. Diversamente uguale ad altri motociclisti.

      Un abbraccio forte a chi sa piangere e un dolce pensiero a chi non c’è più.

    • #79849
      Gallo
      Membro

      Secondo me non è questione di smettere(e poi di far che…andare in giro in liberta’?),ma piuttosto di usare il mezzo nel modo giusto!

      Se devi piegare col ginocchio fuori o fare i 200km/h vai in pista,senno se ti schianti cavoli tuoi! Il problema pè che spesso chi fa il pilota della domenica si schianta addosso a chi non centra nulla… grrrrrrrrr :o/

      Lo so che posso sembrarvi cinico ma per sommi capi la penso cosi!

      Saluti,

      Gallo TA98

    • #79860
      Tenente
      Membro

      Come sapete ho la moto da poco e la rispetto perché a lei affido la mia vita, usando prudenza, ma un giorno con silvia uscimmo a fare un giro in auto era il 24 dicembre di alcuni anni fa e vedemmo un’auto falciare due anziani sul bordo della strada. Morti sul colpo fatti volare letteralmente in aria. Tremavamo cuore a tremila e disperazione… Mesi a ripensare a quella vigilia di natale… Ma camminiamo ancora sul bordo della strada e ripenso a queste parole State pronti perché non sapete quando il ladro entrerà in casa, forse non sarà la moto a portarmi alla tomba magari una ciliegia di traverso, ma lasciare le proprie passioni ti uccide prima del tempo, forza, in sella con prudenza!

    • #79864
      zivas
      Partecipante

      Cit. Giampa:

      Non siamo eterni e voglio che la morte mi colga vivo.

      E ancora

      …sarò molto meno felice se dovesse arrivare il giorno che qualcuno mi dovrà smerdare in un letto di qualche ricovero

      In effetti c’è tanta gente che è morta molti anni prima di ‘defungere’, qualcuno per scelta, qualcun altro per sfortuna…

      C’è gente che quando gli parli di moto ha i brividi per il terrore, una vita prudente, attenta a evitare ogni pericolo, una vita vissuta al 30% per la ‘paura di vivere’…una vita spezzata troppo presto per un brutto male…

      Massi, non so se hai mai sentito parlare di Angelo D’Arrigo, colui che ha sorvolato l’Himalaya accompagnato dalle aquile, sfrecciando a 260 km orari a 9000 metri d’altezza…lui è morto circa un mese fa schiantandosi su un ultraleggero guidato da un altro (!!!) cadendo da 200 metri d’altezza.
      Se non avesse fatto tutto quello che ha fatto non avrebbe vissuto una vita meravigliosa e assolutamente unica e, io penso, la sua chiamata sarebbe comunque arrivata nello stesso momento…pensaci!

      Quoto al 100% anche le parole di Bierhoff…anche io frequento altri gruppi, ma non finirò mai di dire che questo dei Netraiders è irraggiungibile, un gruppo di amici impareggiabile…

      Un lampeggio a te, a Giuly, allo sfortunato motociclista.

    • #79865
      Gioweb
      Partecipante

      concordo con quasi tutto cio’ che ha scritto Zivas e nel mio 100% di vita ci stanno anche i rischi che ci prendiamo ogni giorno in moto,e quando ho un passeggero o sono in mezzo a altre persone cerco di fare molta attenzione.Pero’ come tutti anche io mi prendo tanti rischi magari esagerando un po’ ma solo quando non creo pericolo per nessuno. Certo che se devo invecchiare in un letto di ospedale preferisco una curva sbagliata o un albero a bordo strada….. :-( In fondo nel 100% ci sta molto anche l’adrenalina che la moto ti da quando sei al limite. Un lampeggio allo sfortunato motociclista

    • #79875
      Angel
      Partecipante

      Bene o male quello che c’era da dire è scritto in tutti i post qua sopra…di notizie come queste sono piene i giornali e la tv, ma è quando ti sfiorano passandoti accanto che lasciano interdetti…perchè fino a che non capita di prima persona, tutto quello che senti non sembra possa succedere a te, a persone a te care o a chi come te condivide una passione. Uno ha sogni, aspirazioni, progetti…tutti li hanno e ti rendi conto di come le cose possano cambiare in un battito di ciglia, per te e per chi ti è accanto. E dura condividere con l’idea che questa è la vita e forse a volte, pur senza rinunciare ai propri sogni, bisogna sì vivere pensando che ogni giorno possa essere l’ultimo, che per me vuol dire vivere appieno ogni momento e ogni emozione, donare sempre un sorriso, dire ti amo o ti voglio bene una volta in più, prolungare un abbraccio, non lasciare niente in sospeso….e non pensare mai “glielo dirò”, perchè potrebbe non essercene più l’occasione.

    • #79940
      zancky
      Membro

      quasi un’anno fa, ero in moto con la mia ragazza; era la prima volta che uscivamo con la moto “nuova” insieme.

      sul passo di Viamaggio, un ragazzo con una ipersportiva (irriconoscibile) è andato lungo su una curva a dx; per sua sfortuna dall’altra parte una scenic con una coppia e la loro bambina di 4o5 anni.

      il motociclista era già stato portato via in ambulanza (dovrebbe essersela cavata); la famigliola era sotto choc (la moto ha demolito la parte anteriore sx dell’auto), una coppia in moto, davanti a noi, è scesa per rassicurare quella bambina che li guardava, con i caschi, come se fossero persone malvagie….

      quell’errore, la famigliola, se lo ricorderà per mooolto tempo.

      personalmente, ho paura….tanta paura; questo si riperquote sulla mia andatura ipo-turistica; ogni volta che esco in gruppo, ho il terrore di trovarmi davanti uno dei miei compagni di viaggio steso in terra; spero non capiti mai, ma non penso che abbandonerò le 2 ruote, se non perchè un giorno, non siano più in grado di emozionarmi.

      a forza di andar piano, ho scoprerto il gusto di pennellare, accarezzare le curve, pensando alla linea di mezzeria come ad un muro di cemento (me lo diceva sempre il mio istruttore di scuola guida….chissà se lo dice ancora), senza la fretta di arrivare; quando ho fretta, scelgo di non andare in moto, o mi rassegno a fare tardi; a volte penso ai miei, alla mia ragazza…no, non voglio che ricevano QUELLA telefonata.

    • #79991
      BLADERUNNER
      Partecipante

      Sono rattristato, Prudenza, prudenza, e ancora prudenza.

      Nella mia lunga vita di motociclista qualche cosa ho imparato, poco, ma ho imparato!

      Così oltre che essere un vecchio motociclista se la salute mi assiste diverrò anche un motociclista vecchio!!!

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