FrontPage Forums Report degli incontri e viaggi Giretto & tacchetto Re: Giretto & tacchetto

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Pablito
Partecipante

Domenica mattina, freddo con poco sole e vento, i pochi passanti in giro imbacuccati guardano con stupore un tizio vestito da città che si dirige verso il vicino parco dell’Insugherata in sella ad una DR-Z400.

Scarpe da città, pantaloni di velluto, maglioncino di cachemire e casco stradale imbocco lo sterratino (Scal lo ha visto il 31 dicembre) che porta al casolare.
Arrivato sull’aia inverto la marcia per tornare indietro ma la strada è stretta e sconfino sul prato. Un attimo e sono in piedi sulle pedane, apro la manetta, stiro la seconda ed il Suzukino parte a palla verso la valle.
Pochi secondi e l’adrenalina sale di colpo al cervello assieme alla velocità sul terreno reso duro dal gelo. La macchia delle sughere si avvicina rapidamente, sempre in piedi sulle pedane sposto il peso in avanti, stringo il serbatoio tra le gambe e piego decisamente verso lo sterrato mentre passo in terza.
Lo sguardo scende verso il basso, vedo i pantaloni di velluto verde e, poco sotto, il nero lucido delle scarpe di cuoio.

Fortunatamente la ragione ha il sopravvento sull’istinto. Chiudo il gas, mi siedo, passo in seconda e mesto mesto, ripreso lo sterrato, torno a casa.

Dieci minuti di libertà, totale, assoluta, senza neppure avvertire il freddo becco che lascia mani e ginocchia rattrappite.
Rimetto la motina nel box non senza un ultimo sguardo verso lo scampolo di libertà sul quale richiudo, come in un sepolcro, la serranda del box.

Devo sbrigarmi, la famiglia al completo mi attende. Mi affretto, quasi corro ma, mentre giro la chiave nella toppa della serranda, sussurro alla motina con voce languida:”…ti riprendo, oh sì che ti riprendo….”