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…non eravamo riusciti a conquistare al raduno Net sloveno dell’anno scorso.
Era da un pò che ci pensavo.
A un giro lungo, senza orari né tappe obbligatorie per sigarette, pranzi, ricompattamenti ecc…
Sveglia prestissimo, ben prima dell’alba.
Partenza col fresco (e buio)
Ledro-Trento-Feltre-Belluno-Longarone tutti d’un fiato.
Percorro la valle del Vajont fino ad arrivarne alla fine, al lago di Barcis, famoso per il colore azzurrissimo delle sue acque
Ok, l’immagine non rende…cercate in rete foto fatte meglio eheh
Via veloci verso le campagne friulane passando vicino al luogo sede del raduno dei Navigatori di Terra (da non perdere, pensateci per il prossimo anno) arrivo a Chiusaforte. Paese all’apparenza piccolissimo ma importantissimo per la presentazione ufficiale al presidente del Principe (nello stesso giorno, sigh, della scomparsa prematura del Nautilus) nel lontano 2010.
Mi inerpico verso il passo di Sella Nevea (valle freschina…non solo nel nome) e arrivo al lago del Predil
Da qui è un attimo. Si passa attraverso la vecchia dogana e appena arrivati in Slovenia si gira a sx.
La strada del Mangart in autunno è stupenda.
Immaginatevi buona parte della salita (quella nel bosco) con al fianco della strada due striscie marroni di foglie e un tunnel fatto di alberi marroni, rossi e gialli…
Arrivati in cima c’è un punto panoramicissimo dove dopo una breve passeggiata si possono vedere i laghi di Fusine, meta di una tappa Net nel 2013
E appena al di sotto c’è il famoso ristorante ultra lusso dove ho pranzato
Ecco una buonissima zuppa slovena a base di orzo e wustell
Devo dire che oltre a essere buonissima i wustell mi hanno tenuto compagnia per tutto il viaggio di ritorno…
Al rientro sono passato da Bovec e passo Tanamea. Questo percorso per cercare l’ormai estinto Mr Brown.
Cos’è non posso spiegarvelo adesso. Ve lo racconto di persona…dopo cena…vicino al camino…
Ricerca vana…sigh…
Arrivato a casa puntuale per cena.
Riepilogo della giornata:
Partenza 6:17
Arrivo 18:59
745,6 km
Questa moto non la venderò mai. Stupenda:
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Non serve l’attrezzatura. C’è solo un punto dove c’è la corda d’acciaio attaccata alla parete, ma non perché è esposto, solo perché è molto ripido, una specie di corrimano. Naturalmente ci sono vie ferrate e da scalata, ma puoi non farle per arrivare in cima.
Spero che da quando ci sono stato io non ci siano state frane a cambiare la situazione. Comunque è facile informarsi, anche presso il Cai di Tarvisio. -
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