Sabato mattina.
Pioviggina, il cielo è grigio plumbeo. Esco o non esco in moto? 
Ma si che esco, chi se ne frega, questo sarà il primo giro serio del 2014, dopo la mezza giornata di mercoledì scorso al lago Trasimeno. 
Esco che sono le 9.15 e mi dirigo a Perugia per effettuare il ride test della Triumph Tiger 800. 

Non piove, il cielo è grigio ma la temperatura è perfetta. Non prendo la solita strada, ma mi dirgo verso la val di Chiascio, per variare un pò.
Arrivo in concessionaria dopo una breve divagazione di qualche km: a Perugia Collestrada un camion pieno d’olio si è ribaltato su una curva ed ha costretto a rifare completamente il manto stradale di parte della E45 (!!).
Della prova della moto parlo alla fine.
Finita la prova e fatte quattro chiacchiere, sono circa le 11.15 e decido di andare a fare un giro di ispezione sulle strade che percorreremo la settimana prossima con gli amici del forum dei Motoviaggiatori. Tutte strade conosciute, ma che dopo l’inverno meritano un sopralluogo per verificarne le condizioni, vista la gran quantità di buche che ormai va tanto di moda in Italia.
Mi dirigo a Foligno sulla 4 corsie centrale umbra, e imbocco la S.s. della val di Chienti.
Appena inizio a salire mi rendo subito conto che sarà una giornata completamente a rischio pioggia e con pochissimo traffico. Sopra i monti il cielo è plumbeo ma ho deciso di andare e non mi preoccupo.
Invece, per farla breve, da quando sono partito dalla concessionaria fino al mio ritorno a casa alle 17.30, non sono mai sceso dalla moto, salvo per scattare due foto che potete vedere qui sotto, e per mettere un pò di benzina a Norcia; non ho pranzato, non ho bevuto e non sono andato al bagno: ero troppo in estasi per la bellezza di strade deserte (avrò incontrato forse 10 macchine in tutto il giro) e sorprendentemente pulite e praticamente perfette; inoltre avevo una crisi d’astinenza da moto che mi rodeva da dentro e dovevo sfogarmi.Ero anche particolarmente contento della manutenzione fatta da me, che si è rivelata perfetta, e la moto non è mai andata così bene nemmeno quando la portavo alla concessionaria: regolazione delle valvole impeccabile, olio Bardahl (che uso da anni) che non finirò mai di osannare, consumo di benzina leggermente sopra ai 20 km/l nonostante non sia stato particolarmente leggero col gas in molti punti del percorso.
In tutto il giorno ho visto solo 2 gocce di pioggia dalle parti di Montefortino, nel versante est del monte Vettore, ma nemmeno la strada era bagnata.
Ho scoperto con piacere che la strada che da Sarnano percorre tutte le pendici dei Sibillini, è stata tabellata e chiamata ‘Grande via del parco’:
www.sibillini.net/Chiedi_sibilla/gvp/index.html
E’ una bellissima strada tutta curve dove le occasioni per fermarsi per chi non conosce la zona sono innumerevoli.
Le cime erano naturalmente innevate, e l’assenza di traffico ha contribuito a regalarmi una giornata eccezionale.
Si lo so, molti penseranno che sono pazzo, e che non pranzare non è contemplato nella vita del motociclista ma io sabato avevo fame di curve, di moto, di libertà; il cibo poteva anche aspettare!!
Ecco l’itinerario (diviso in due parti perchè Google Maps non contempla più di 10 punti intermedi per un percorso), le due foto scattate durante l’unica sosta solitaria (intorno il deserto, proprio nessuno), e di seguito qualche breve impressione sulla Triumph Tiger 800.
Parte prima
Parte seconda

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Salgo sulla Tiger 800 (non versione XC, non disponibile per la prova) e subito mi dà la sensazione di una bicicletta (sarà che sono abituato a ben altri pesi).
Il motore fa le fusa e parto cercando di uscire dal traffico ed in cerca di qualche curva, che trovo quasi subito.
Mi piace molto la sua agilità e il comportamento del motore, che ha una spinta progressiva che non ha buchi, e nemmeno strappa quando arriva al regime di coppia massima.
Protezione aerodinamica discreta anche se non eccellente, con il cupolino basso.
La trovo comoda e intuitiva, mi infilo pure su una strada sterrata e ne faccio qualche metro, poi torno indietro non sapendo dove conduceva.
Al ritorno prendo la 4 corsie e mi diverto ad allungare un pò. Il motore spinge forte e sale velocemente di giri; ha comunque il carattere di un motore di cubatura piccola, anche se per i nostri limiti è ampiamente sufficiente per farsi ritirare la patente.
Sono arrivato intorno ai 190 di contakm e a quella velocità ho visto il consumo istantaneo schizzare a livelli assurdi
Ho trovato scomodissimi i pulsanti del computer di bordo, posti sul cruscotto, e talmente morbidi da risultare quasi impossibile schiacciarli bene indossando i guantoni di pelle.
Alla fine il mio consumo medio sul giro è stato 5,9, che mi pare buono, considerando che ho fatto un pezzo nel traffico e un pezzo smanettando sulla 4 corsie.
Per rimanere sui 5 l/100 km bisogna rimanere su una velocità di 110-115 all’ora, altrimenti si sale subito a valori vicini ai 6.
Risultato finale: se non fosse per il costo elevato (11190 f.c. + messa su strada) e per quei fastidiosi pulsanti del cruscotto, direi che è una moto praticamente perfetta.
La voglia di prenderla è tanta, ma poi ragionandoci sopra mi viene in mente che per poco più ci sono la Suzuki V-Strom 1000, la Kawasaki Versys 1000, ecc…
Questa è una moto che io collocherei ad un prezzo poco superiore a quello della V-Strom 650, ovvero intorno ai 9000-9500 euro di listino.


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