Elefantentreffen 2004…. Non c’è nessun resoconto e nessuna immagine che possa fare capire a chi non ci è mai stato di cosa si tratti… Esistono delle avventure che molte volte definisco come “da fare almeno una volta, anche solo per viverle… per poi magari non ripeterle più”… bene per l’elefantentreffen questa non è la definizione giusta! L’elefante va fatto almeno una volta perchè vale la pena di essere “ignoranti” in questo modo, e se lo fate almeno una volta tranquilli che prima o poi lo rifarete, e più capirete che è un ignorantata e più probabilmente ci tornerete!!! Cosa si trova la non è possibile descriverlo, è un mondo che funziona all’opposto della ragione umana talmente assurdo che ci si trova subito bene. I primi 4 Net (Winno, Mago, Saro e Theo) partono venerdì mattina di buon ora da Ospitaletto, agganciano un quinto compagno Corda e subito via verso Passau! Temperatura buona, una punta minima di -7 sul brennero e tempo asciutto, grazie ai milloni che avevamo sotto le palle nel pomeriggio verso le 16.30 arriviamo, dopo circa 700Km, a Solla, paese inesistente sulle carte geografiche nel punto più desolato della baviera. C’è neve in strada ma ci si avvicina il più possibile al campo. Il tempo di prendere confidenza e scegliersi un posto per la tenda (si… perchè l’elefante deve essere fatto in tenda, altrimenti che elefante è???) ed è subito buio! In fretta e furia si inizia a preparare la buca per piazzare gli igloo, senza paglia, quella la lasciamo ai freddolosi (o forse meglio dire ai più furbi ed esperti?????) insomma, via con le tende sulla neve alla meno peggio. Il primo fattaccio ci attende. 4 materassini  che avrebbero salvato le nostre ossa decidono di lasciarci a piedi!! Il freddo ha fatto si che si spaccassero aprendoli o nel giro di poco tempo una volta gonfi… Vabbè non ci resta che dormire come capita a questo punto… Insomma avete presente 4 sofficini nello scomparto freezer??? Ecco, noi neppure il cartone attorno avevamo :-(. Per fortuna la grappa di Saro la sera ci ha dato conforto!!! La notte trascorre in maniera assolutamente tranquilla… il freddo ti fa svegliare 1000 volte per cambiare posizione sperando che serva a qualcosa… i petardi lanciati tra le tende ti ricordano di rimanere vivo e se te ne dimentichi ci pensa qualcuno che sfreccia con la moto a 10 cm da te in mezzo alla neve… Una figata colossale! La mattina decidi di svegliarti… si inizia con un test di sensibilità, ci si chiama a vicenda facendosi domande mirate per capire se ci siamo e siamo ancora vivi (ci sei??? come ti chiami????…) Assicurato il peggio la seconda impresa è aprire la tenda ormai gelata e dalla forma statica! Il sacco a pelo è fradicio, e la condensa ghiacciata… Questo è il momento in cui il sofficino viene estratto, ma invece di finire in una pentola calda si arriva direttamente nella ghiacciaia :-). Il resto non si può raccontare, bisogna andare e vederlo dal vivo, rischierei di sminuire il tutto e dovrei parlarne per ore… Dai mezzi più strani che potete vedere, antiomologazione in assoluto. Le tende da campo da fare invidia ad alberghi 5 stelle… Per non parlare dei personaggi unici che si vedono girare di tanto in tanto… E poi il colpo d’occhio della vallata piena di tende, con la fossa la in fondo purtroppo quest’anno impraticata da tutti anche per la troppa neve che bloccava una delle strade che scendono. Tutto questo è L’elefante… un saluto a tutti gli elefanti!

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