Europa dell’est… Sono tanti i motivi che
ci fanno scegliere una meta.
Una meta che alla spesso è la scusa per
viaggiare.
Da qualche anno avevo in mente di andare verso est, verso zone meno
turistiche, magari disagiate e non cosi confortevoli come altre, ma che ho
sempre ritenute piene di cose da scoprire. Il mondo non è fatto solo di
benessere e cose belle, ed è giusto scoprire e viverlo in tutti i
suoi aspetti. E’ cosi che è nata la decisione di puntare verso est per
questo viaggio, in particolare di andare a visitare la Romania, prima
nazione che incontriamo fuori dall’europa centro-occidentale.

Invito alla partecipazione disertato in
massa, ma non per il grandioso compagno di viaggio che mi ha affiancato in
circa 4.800 km. Theo e il Samu e due varadero “sempre pronti” sono partiti per quest’avventura.

La partenza avviene Mercoledì 24
agosto sera. Pochi i Km verso Vicenza, dove ci incontreremo e pernotteremo
in campeggio per prepararci al grande viaggio che ci aspetta l’indomani.

Giovedì 25 Agosto

Il
via ufficiale. Moto pronte e cariche, ci mettiamo in viaggio di buon ora. La
prima tappona di trasferimento è di quasi 900 km e ci porterà fino a Budapes.
L’Italia scorre veloce e cosi anche l’Austria per portarci poco d
opo
mezzogiorno a varcare il confine ungherese. Già si respira un altra aria.. I

prezzi crollano (cibo e
cc..)
e si nota già un tenore di vita più basso.  Cominciamo ad attraversare
l’ Ungheria da ovest verso est sulla veloce E66. Le autostrade n
on
esistono e questa è l’unica strada che ci permetterà nel modo più veloce di
spostarci verso la capitale. Incontriamo qualche problema per via delle
recenti alluvioni, e su qualche ponte ci tocca aspet
tare
il nostro turno per passare sull’unica precaria corsia rimasta. Arriva sera
e decidiamo di fermarci a  sud di Budapest, in un camping sperduto ma
dotato di economicissimo bungalow (circa 12 €  a testa bagno e
biancheria compresa).

Venerdì 26 Agosto
Oggi
è un giorno particolare, entreremo in Romania e avremo i primi contatti col 
paese. L’ultima parte di Ungheria ci fa soffrire per via dei numerosi
cantieri che incontriamo. Impiegheremo gran parte della mattinata per qui
200 km circa che ci separano dal confine rumeno. Arriviamo finalmente alla
frontiera (Sopra Oradea), e via
con le consuete procedure (molto veloci devo dire). Controllo ai documenti e
atteso timbro sul passaporto!!!
L’ingresso in Romania è stato abbastanza d’impatto. Premetto che
l’itinerario scelto ci fa entrare direttamente ad Oradea, in una zona
abbastanza urbanizzata e direi anche un attimino disagiata. Il cambiamento
tra Ungheria e Romania è netto
e l’impressione è di essere tornati indietro di parecchi anni. Ci facciamo
qualche chilometro di coda tra cammion e autodecennali, e
una belle nube di
smog e inquinamento vario… Attraversiamo Oradea e già veniamo rincorsi dai
primi due cani randagi… Questo è un aspetto da tenere d’occhio in moto. Il
randagismo alla fine non è proprio diffusissimo come in molti sostengono, ed
è limitato ai centri urbani, ma capita ogni tanto trovarne qualche cane che
salta fuori
all’improvviso
e lo spavento è assicurato in moto. F
acciamo
i primi 200/300 km e la prima imp
ressione
sulla gente non è delle migliori, ci sono facce poco rassicuranti e un
degrado niente male. Onestamente viene voglia di girare la moto e tornarsene
indietro. Ma non è nel mio stile e onestamente questa prima impressione
d’impatto è cambiata radicalmente nei giorni successivi tanto che ora
tornerei al volo  senza pensarci due volte. l’Itinerario di oggi ci ha
portato a Cluj-Napoca, Turda, Sighisoara dove abbiamo dormito in un albergo
appena fuori dal centro abitato.

Sabato 27 Agosto

Il
risveglio è molto “Transilvania”, un nebbione bello fitto che però si
diraderà molto presto. Oggi scenderemo a sud, arriveremo a Brasov e da li
punteremo a Bran e Sinaia per arrivare a visitare a Birca i Vulcani di fango.
Cominciamo ad attraversare zone di montagna niente male. Siamo sui carpazzi,
e
la
catena montuosa merita veramente tanto!!! Le strade non principali sono
abbastanza tortuose e soprattutto molto dissestate. Ogni tanto occorre
impegnarsi ad evitare le buche ma rassegnatevi
perchè prima o poi qualcuna la prenderete in
pieno. Una bella prova di resistenza per braccia e schiena. Attraversiamo
Brasov, con le sue strutture abbastanza imperialistiche che spuntano ogni ta
nto. 
A
Bran è obbligatorio fermarsi al
castello del con
te dracula, in
realtà non è il castello “ufficiale”,
abbattuto dai turchi nel passato, ma una sua residenza secondaria. 
Prendiamo la strada 73A che taglia verso Pedral. Consigliatissima perchè
sale in
quota tra tornanti e un fitto bosco. proseguiamo verso sud fino a Ploiesti e

poi
risaliamo verso Birca, ci attendono i vulcani. I vulcani noroiosi sono
raggiungibili con uno sterrato fattibilissimo e meritano una visita. Si
tratta di emissioni
gassose dal sottosuolo. All’apparenza sembrano proprio dei piccoli crateri
fa
ngosi
che sbottano in superficie.Faremo poi rientro verso nord a brasov dove ci
fermeremo per la notte. Anche oggi i Km sono stati tanti, quasi 500 di cui
il tratto B
irca – Brasov su
strade veramente dissestate a tal punto da m
ettere
alla prova la nostra resistenza….

Domenica 28 Agosto

Forse
il giorno più bello de
l viaggio
per via dei posti e panorami che abbiamo incontrato. Da Brasov siamo
risaliti a nord per la n.12 rientrando nuovamente in montagna. La strada ci
porta verso Lacu Rosu,
dove è possibile vedere un lago con all’interno vecchi tronchi di legno
pietrificati. Favolose anche le Gole di Bicaz, anche se un po’ troppo
turistiche e trafficate (era domenica). Cominciamo ad attraversare
velocemente un tratto di pianura
con i monti che si avvicinano sempre
di
più. Ed ecco che la strada comincia a salire, l’aria diventa sempre più
fresca e  i boschi sempre più fitti. Stiamo andando in direzione della
bucovia, e i paesaggi diventano stupendi. Anche la gente cambia.
Stiamo andando verso nord e noto
sempre più ospitalità e codialità nelle persone. Dai più piccoli ai più
grandi ci salutano al nostro passaggio in moto nei paesini, e non possiamo
fare a meno di  ricambiare i saluti ogni volta. Troviamo
anche molto più facile relazionare
con la gente del posto,per quel poco che ci è possibile, e in molti casi
diventiamo pure oggetto di curiosità a tal punto che ci chiedono di poterci
fotografare… Purtroppo non ho foto, ma la scena di un ragazzino a cui ho
fatto provare l’ebbrezza di accendere
e sgasare col millone è stata veramente appagante! La faccia da un
espressione spaventata per il rombo e le vibrazioni di un buon 8.000 si è
trasformata in pochissimi secondi in un espressione
di pura eccitazione… La sera
arriveremo in bucovia a Campulung Moldovenesc dove pernotteremo, domani ci
aspetta il maramures.

 

Lunedì 29 Agosto

Dopo
la splend
ida giornata di ieri
oggi ci aspetta altrettanto.. il Maramures, forse la zona più bella che ho
attraversato della Romania. Posti indimenticabili e gente fenomenale!
Abbiamo attraversato
la regione stando abbastanza alti, vicini al confine ucraino. La strada si
snoda tutta in montagna, in zone poco densamente abitate intervallate da
paesini veramente tradizionali. Anche qui le strade non sono il massimo, e
l’andatura
rallenta di conseguenza. La voglia
di un bel tratto di asfalto liscio ormai è impellente, ma mal di schiena e
non solo ormai fanno parte di questo viaggio. 
Sibau, per salire a Borsa, e Sighetu Marmatiei. Arrivati
a Sapanta ci fermiamo a visitare
il “cimitero allegro”, dove le lapidi sono fatte di legno e decorate con
scene che ritraggono i defunti nello svolgimento delle loro mansioni in
vita. proseguiamo poi per Satu Mare con l’ultimo pezzo di strada
abbastanza malmessa, ed
entriamo
quindi in Ungheria dove pernotteremo per la notte.

 

 

Martedì 30 Agosto

Purtroppo
i giorni a nostra
disposizione
sono veramente pochi e siamo costretti a proseguire a grandi tappe.
Continueremo la risalita dei Carpazzi tramite la Slovacchia per
arrivare in Polonia. Anche la parte est della
Slovacchia è veramente bella, tutta montagna con strade bellissime
immerse
nei boschi. La traversata è abbastanza breve e ci porta in Polonia a
Oswiecim entro sera.
La Romania ormai è alle nostre spalle e ci ha lasciato
molto. E’ quasi una settimana che mangiamo delle gran patate, pollo e
maiale, e questa sera ci regaleremo una mega pizza polacca niente male!!!
 

 

Da Mercoledì 31 Agosto… ritorno
Ci
fermeremo per un giorno in Polonia per poter visitare il museo di 
Auschwitz e Birkenau, e rientreremo per la Repubblica Ceca Austria verso
l’Italia. Raramente metto nei miei report grossi dettagli
della tratta di ritorno, forse
la meno interessante. tra le particolarità del rientro la scelta di
attraversare l’Austria via strade secondarie di montagna e la morte della
catena del Varadero di Samu che ci ha però permesso di tornare a casa senza

problemi,
ma solo con delle gran botte dovute a una maglia defunta che non ingranana
correttamente la corona…
 

 

La Romania è una nazione che
merita veramente di essere visitata. Non offre i confort delle nazioni
occidentali e sicuramente è richiesto un po’ di spirito di adattamento, ma
penso che questo sia il suo bello. Penso stia rapidamente cambiando, è
possibile trovare un contrasto tra ricchezza e povertà molto marcato, e
sicuramente più passa il tempo e più le cose cambieranno. Ecco perchè forse
è già tardi ora per visitarla, ma ne vale proprio la pena.


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