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L’avevamo detto subito che sarebbe stato un anno molto speciale. Chi si ricorda un luna cosi alla Stella Alpina? Può sembrare l’alba ma in realtà erano le 22:17 del 7 luglio 2017. La luna piena che sorge tra le vette per illuminare l’accampamento. In qualche minuto tutto l’anfiteatro nella conca dello Scarfiotti riflette con le sue rocce questa atmosfera. Anche le cascate sembrano riprendere vita.  E’ il bivacco NetRaiders alla Stella Alpina 2017! Ma andiamo con ordine perchè da raccontare quest’anno ne abbiamo parecchie.

Iniziamo da quella che è la partecipazione più a rischio di tutte le annate. E’ giovedì sera quando arriva un messaggio da Sacks. “Ragazzi, la moto non parte”. E’ andata proprio cosi. Durante la stagione più malconcia che mai abbia vissuto la Honda di Sacks ha deciso di battere il record. Pensavamo l’avesse già fatto considerando che su 10 uscite è stato costretto a smontarla tutta per ben 10 volte per garantirsi le partecipazioni. Ma questa volta il Crosstourer l’ha fatta proprio grossa. Partito con 24 ore di anticipo dopo aver rotto le scatole a mezzo mondo con i sui messaggi di incitazione eccolo già appiedato a 12 ore dalla partenza ufficiale in qualche remota locanda nei dintorni di Lomazzo. Perchè abbia scelto quella meta per spegnere, a mai più riaccendere, la moto ancora ce lo chiediamo. Bhè, che ci vuoi fare. Un weekend a Lomazzo invece della stella alpina potrebbe anche essere interessante. Nel frattempo basta una telefonata per far arrivare il pronto intervento fin lassù e, soprattutto, riuscire ad avere un paio di scatti “de sfroos” a sua, quasi, insaputa. Crosstourer… Dal Giappone con furore… A Piacenza col furgone…

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Un lungo viaggio verso Piacenza e una mattinata successiva passata a smontare di nuovo la moto (11esima volta della stagione) e quando ormai avevamo abbandonato ogni speranza di vederlo al campo eccolo materializzarsi nel tardo pomeriggio. Per questa volta ancora è riuscito a farla ripartire fino alla prossima uscita direi.

Altra storia il trio polveroso che ha scelto la “via del paradiso” per raggiungere lo Scarfiotti. Macello e Diabolik capitanati da Dancer sulle tracce wikiloc si sparano la via del sale, regalandosi la strada dei cannoni e qualche scorpacciata di pietraia giusto per arrivare impolverati il giusto!

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Cattivissimi e tassellattissimi presenti dal giovedì sera con tappa in rifugio per essere i primi, all’alba, ad avventurarsi sulle mulattiere. Si dice che la gestrice del rifugio, brandendo un coltellaccio da cucina enorme mentre gli preparava la cena, al momento di decidere l’orario della colazione abbia anticipato ogni loro proposta con un “Non penserete di farmi alzare presto…”. OK, colazione alle 9 e partenza con tutta calma. Addio all’obiettivo di essere i primi, alle 8, a presentarsi all’inizio del tratto regolamentato.

Il venerdì trascorre con gli impegni per l’accampamento. Montaggio tende e lancio del frigorifero nel torrente per la ciccia. Mirk0 si presenta con la sua tenda nuova scrupolosamente nascosta e coperta da un telone bianco che lascia intravedere gran poco. Non capiamo tutta questa riservatezza ma sospettiamo si trattasse di un modello prototipo di tenda di alta gamma che aveva in test e non poteva mostrare ancora a nessuno.

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Venerdì sera il gruppo è al completo. Ci siamo proprio tutti (peccato per le defezioni pre-annunciate).
Si inizia da un antipasto tagliando speck e crudo. Passando poi per gli immancabili spaghetti del  mago prima di dar fuoco alla griglia ed arrostire ciccia.

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La serata trascorre tra carne e qualche bicchiere con alcune dimostrazioni. Prima quelle più serie e scientifiche che spiegheranno come un importante fisioterapista del Parmense ha suggerito di curare il mal di schiena andando ben oltre le pratiche di yoga più conosciute. Basta una valigia da moto ben squadrata ed il gioco è fatto. Subito dopo, schiena a posto, una dimostrazione di scherma coi tizzoni ardenti per illuminare la scena (le tendeeee!!!!). E’ cosi che la serata sotto la luna trascorre velocissima sino alle 2 di notte senza quasi accorgersi.

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La notte è ritmata dai nostri vicini di tenda, tedeschi, che insonni hanno deciso di spaccare la legna sino all’alba. Colpi di scure su pezzi di legno uno dopo l’altro.

E’ sabato mattina e si decide di salire alla cima Sommeiller che quest’anno è ben percorribile. Anche le ultime pietraie ed il ghiaione in cima è stato sgomberato a dovere dalla neve. E’ sempre un emozione tornare lassù con questa compagnia. Il Sommeiller mi mancava da qualche anno ormai. Sprezzante del pericolo anche il mago, nostro uomo di mare, con un perfetto abbrivio attracca al lago. 3000mt più in alto di quanto fa di solito.

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Lo spettacolo in vetta quest’anno è unico. Un cielo terso come mai visto prima. La neve si è quasi sciolta del tutto ma nonostante questo il lago ne è ancora tutto contornato. E qualche passo più su lo spettacolo del ghiacciaio, il poco che resta, ha ancora molto da regalare.

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La giornata prosegue poi con qualcuno che si dedica allo Jafferau ed al suo forte.

Il tardo pomeriggio si presenta con una forte grandinata. L’aspettavamo era previsto del maltempo temporaneo. Il vento mette a dura prova le tende. Il telone del campo viene strappato via e a malapena riesce a proteggere parte della legna raccolta. Mezz’ora di bufera importante per poi placarsi e tornare a splendere il sole. La conta dei danni è presto fatta anche se il più fastidioso è il sacco dell’immondizia messo sopra la brace per proteggerla dalla pioggia. Questi marinai… Ma nulla ha scalfito lo spirito e subito si è alla replica della spaghettata. Questa volta 8 etti in un pentolino del latte perfettamente cotti!

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Mentre la ciccia cuoce, con un atto di generosità, i vicini tedeschi ci regalano alcuni pezzi di legna da ardere. Evidentemente però non quelli tagliati la scorsa notte. Ce ne rendiamo conto non appena ci porgono anche gli opportuni strumenti per spaccarla. Accettiamo la sfida, alla fine un po’ di legna fa pur sempre comodo. Mettiamo in campo Maxciccio che si fa avanti per primo e sferra un micidiale colpo. La scure, invisibile nel suo movimento arcuato in aria, si conficca con decisione del pezzo d’abete con forza senza però scalfirlo più di tanto. Il pezzo di legno è immobile, la scure anche. La vibrazione del contraccolpo si propaga per il manico di legno sino a raggiungere le braccia di Max, quindi tutto il suo corpo che, fluttuante in aria, vibrava vigorosamente. Tedeschi 1 – Netraiders 0. La grassa risata dei nostri nuovi amici con grossi boccali di birra ci costringe immediatamente a mettere in campo l’asso vincente. Il Giampa! E’ cosi che, preparato per bene il “socco” di legno, sferra il suo colpo micidiale. Nel silenzio di tutti la scure sibila in aria colpendo di netto il legno e spaccandolo in due pezzi perfettamente a metà come neppure un banco sega avrebbe fatto. Due pezzi proprio identici perfettamente squadrati, pallati e levigati. Stiamo per cantare gran vittoria quando facciamo caso al manico della scure, ancora nelle mani di Giampa, spezzato in due. L’impeto di Giampa ha distrutto l’indispensabile attrezzo di sopravvivenza dei nostri vicini! Poco male, con un po’ di collaborazione nel ripararla riusciamo, credo, a mantenere stabili i rapporti del gemellaggio improvvisato. Netraiders 1-Scure tedesca 0!

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Serata col gran bivacco del sabato sera. Tra luci riflesse e crepitio del fuoco.
E il 2017 sarà ricordato anche per tante alte cose.
Il prugnino che sa solo di nocciola perchè dalle parti di Trento le prugne crescono sui noccioli.
Gli spaghetti dalla cottura a pezzi. Un’ estremità 15 minuti e l’altra 5 che escono comunque alla perfezione a quella quota.
L’abbandono dello sgabello di mago e della mia sedia, ormai decennali, non rincasati.
Diabolik che non sa accendere un fuoco ma solo il Fòo…
Un’ inaspettata atmosfera che era un po’ di anni non si respirava alla stella alpina. Fatta di bivacchi e tranquillità ritrovata.

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Facce da Stella Alpina…

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