Si parte x un posto non ben precisato che si trova in Provenza.

Definiamo tre tappe per le quali però prenotiamo solamente due pernottamenti poiché in Francia non abbiamo

la più pallida idea di dove arriveremo il secondo giorno!

Bello così !

navigatore Iacoboni  

Seguendo il percorso dettato dal potente Navigatore Iacoboni

(vedi foto), lancia in resta, Gianfra, Steve e MG, BT e me, da Bologna ci dirigiamo su autopalle

fino a sotto casa di Giampa per cominciare la scalata. (già qui piglio il mio avere per non essere salito a

casa sua x salutarlo!!)

Dalla valle del Taro fino a Bardi poi si scavalla per Ferriere (un rapido saluto a Bibe).

Da qui attraverso SP50 direzione Marsaglia poi SS45 direzione Ottone e giù fino a Genova.

Strade veramente troppo dissestate, l’Appennino in quel tratto è troppo “mobile” per concedere al nastro

d’asfalto di restare liscio, soprattutto dopo l’ultimo anno di precipitazioni continue e copiose.

Prima notte in albergo vicino a piazza Ferrari.
   Ferrari

Genova moderna praticamente deserta , in compenso la zona del Porto Antico ed I Caruggi, sono diventati

una succursale del Centro di Prima Accoglienza per profughi e/o sbandati del terzo mondo.

In base a miei ricordi di precedenti esperienze, ho tentato di far apprezzare questa zona caratteristica

della città, ai miei compagni di viaggio, ma devo ammettere che sono rimasto veramente molto male pure io.

Degrado e sporcizia sono davvero a livelli inaccettabili.
  Caruggi 

L’unica parte decente resta quella del porto riurbanizzato da Piano, che però è decisamente turistica.

Abbiamo comunque affogato i cattivi pensieri in una quantità di trofie al pesto e sarde marinate come solo qui

sanno fare .
         portovecchio3  portovecchio

La seconda giornata ci ha visto partire alla volta di Cuneo attraversando l’alta val Bormida , non senza aver

omaggiato il relitto della Concordia in demolizione sulla banchina di Voltri.

  concordia     Marty Feldman

Quindi SS456 direzione Ovada, a Rossiglione SP 64 , ad Urbe SP 49, Sassello, Dego e Millesimo.

SS 28 per Mondovì poi Cuneo.

Il meteo pare ci sia davvero clemente. Non piove e non è troppo caldo per tutto il giorno prima e per questo

pure.

Ora ci prepariamo a scavallare al Colle della Maddalena SS 21.
           maddalena    

Bella strada che sale offrendo, su buon asfalto , tratti molto scorrevoli ed altri tortuosi ma sempre senza traffico.

Al valico, foto di rito in paesaggio abbastanza anonimo. Comincia discesa in territorio francese.

Si apprezza la differenza di educazione degli automobilisti.

Solitamente uno straniero, ti vede negli specchietti e si sposta sulla destra , addirittura molti rallentano e

mettono la freccia.

L’italiano medio lo noti subito, l’unico che non guarda dietro e viaggia a cavallo della mezzaria.

A Barcellonette, ridente cittadina molto turistica, ci infiliamo in agenzia info per ricerca pernotto.

BT , unica ad aver conosciuto in tenera età il gallico idioma, sfoggia un “ Nu vulevan savuar…” proprio come

la famosa gag di Totò.

Questo quasi bolognese arcaico, è stato perfettamente capito dalla ragazza del bureau che ci trova un posto

a ca 30 km da qui già nella valle del Verdon ….. ma non c’è il Garage per le moto e Gianfra si scalda !

Si vede già costretto a dormire a dorso del Suzuki.

Per raggiungere Allos si deve scavallare l’omonimo passo oltre 2200 m.s.l.m.
  colAllos

strada bizzarra, sul genere del Gavia.

Probabilmente a nostra insaputa dev’esserci stato un raduno di tutta la popolazione d’Olanda e notoriamente

non sono molto pratici di strade di montagna.

Nonostante questa folla incredibile di auto dei paesi bassi, chi ti crea il tappo tra gli insulti generali?

Un deficiente italiano che col suo camper del cazzo, pretende di avere la precedenza ovunque anche su strade

che con fatica si riescono a fare in utilitaria!!!

Qui Gianfra ha dato il meglio di sè , da sotto il casco si vedevano le vene al collo gonfie peggio che durante le

partite del BFC .

Finalmente Hotel Beu Site, in bolognese Bel Sit o bel posto in italiano.

Paese come ce ne possono essere tranquillamente anche sul ns versante senza grandi pretese ma con due

caratteristiche .

Solo qui vendono in saldo una giacca sportiva da mezza stagione che JanVanJan non resiste ad acquistare pur

non avendo posto in moto per riportarla a casa.

Solo qui al bar se chiedi un aperitivo ti propongono un superalcolico da 45 gradi al gusto di anice

il famigerato Pastis.
           allos

Se lo bevi, prima di cena, oltre a trapanarti le budella ti impasta l’alito di aroma all’anice.

Se prima avevi fame, dopo hai la nausea.

Minaccia pioggia e infatti la notte scarica.

La seconda mattina per paura di pigliare ciò che il ciel promette, ci intutiamo ma diretti verso sud ed

abbassandoci di quota, le nuvole si ritirano .

Viste suggestive di questo fiume che scorre dentro a valloni profondissimi.

                 ponteverdon                     terrazza

Formati dal fiume, laghi immensi  di acqua verde chiaro tempestati di miriadi di oggetti galleggianti:

bagnanti, body surfers, gommoni da rafting, canoe, pedalò barche a remi.

Visti dal ciglio del canyon, lo spettacolo merita.

Gira e rigira, la mattina se ne va attorno al Verdon, il tempo è tiranno e la sosta a Grasse non è più possibile.

Ci attende una lunga galoppata verso l’autostrada a Nizza.

La strada da Castellane a Grasse veramente molto bella su altopiano con salto finale su panorama a lungo

orizzonte sul mare, ti assale odor di Sardegna.

Infatti Grasse è il paese dei profumi … di smog!!

Un caos indescrivibile ancor più evidente dopo decine di km in mezzo alla campagna senza incontrare un’anima.

Il confine tra l’autostrada francese che raccorda Nizza e Montecarlo all’Italia, è evidente anche ad un cieco.

3 corsie con emergenza, segnaletica coerente , guard rail zincati e completi, luci nelle gallerie efficienti, fiori

al bordo strada ,distanze di sicurezza e velocità più o meno rispettate, zero autovelox.

Ponte tra Mentone e Ventimiglia, cartello Italia su campo blu.

Asfalto corrugato, nella prima galleria entri quasi al buio poi abitui gli occhi e vedi che le pareti hanno tanto

bisogno di affetto, sparisce per miracolo la corsia di emergenza, i cartelli segnaletici risalgono all’epoca della

guerra contro Pirro, quando furono fatti gli ultimi lavori per i danni provocati dagli elefanti.

Inizia l’incubo della velocità sotto tutte le forme, da un lato il velox ed il tutor, dall’altra il coglione con Audi

praticamente con il radiatore sul mio bauletto, che ti sfaraglia in corsia di sorpasso quando sei in fila in curva

nella galleria già oltre il limite della velocità consentita …. non basta mai !!

Arrivati, posto dimenticato da Dio in val Bormida albergo in paese di nome Bardineto, però ottimo per la discesa

del giorno successivo diretti a trovare NetJak a Vernazza.

Quarto giorno, arriviamo a Savona dall’alto e apprezziamo la vista del porto diretti all’autostrada.

Le 5 Terre ci accolgono con le loro tipiche strade microscopiche, tortuose ed a tratti irte.

Raggiunto il parcheggio di Vernazza , a piedi scendiamo al molo dove ci accoglie in costume da bagno Giacomo

con gli struggenti racconti dell’alluvione del 2011.

Il paese è una chicca ma centinaia di turisti lo rendono insopportabile.
MaryG a vernazza

  Jak a vernazza Spriz offerto dall’Ospite , due fotine e via si riparte.

La Spezia , non prima di aver assaggiato il famoso farinaccio in pieno centro, ci dividiamo.

JanVanJan sceglie per Parma su autostrada, Steve direzione Reggio con la minaccia della pioggia.

Io sono combattuto tra lasciare Jan solo e fare il Cerreto che non ho mai percorso.
cerreto

Decido per la seconda così alla fine i km sono stati 1490 e le ore passate in moto 23,15 (by trip on board).

Grazie della compagnia di BT, Mariagrazia, Gianfranco e Stefano, una cavalcata di 4 giorni, si è trasformata

in una simpatica gita turistica da ricordare con piacere.

                          JamVanJan(Gianfra), BT, Steve e MaryG
    bardoneto

Agosto 14 ByPeter


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.